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Blu Hole belize

Belize
di Roberto Rinaldi

Il Belize è un piccolo e giovane paese del Centro America.

Un paese affacciato sul mar dei Caraibi, ma dalla terra tormentata da montagne coperte di giungla impenetrabile e solcate da profonde vallate incise da torrenti fragorosi.

Questa la vera anima del Belize, stretto tra Messico, e Guatemala. Un paese simbolo dell’America Centrale, dove troveremo tutto quello che da questa parte del mondo ci aspettiamo, incluse le rovine dell’antica civiltà Maya che squarciano la giungla. Eppure per quanto concerne il mare, il Belize ha moltissimo da offrire: non tutti sanno che alle sue acque appartiene gran parte della seconda barriera corallina del mondo dopo quella Australiana. E che di questo sistema corallino fanno parte tre dei quattro atolli esistenti nel Mar dei Caraibi.

Non solo: proprio al centro di uno di questi atolli si trova il “Blue Hole”, il gigantesco buco nella piattaforma corallina reso famoso da una spedizione di Cousteau negli anni settanta. Ottime ragioni dunque per imbarcarsi in una crociera e partire all’esplorazione di questa splendida parte del Mar dei Caraibi. La nostra base di partenza è la città di Belize City, la più grande città del Paese ed antica capitale, sostituita oggi nel suo ruolo ufficiale dalla più centrale Belmopan.

Proprio di fronte alla costa si trova la barriera corallina che parte allungandosi verso sud dalla penisola dello Yucatan, divisa tra Messico e Belize. Proprio all’estremità meridionale della Penisola dello Yucatan si trova una delle zone di maggiore interesse per il turismo nautico e di interesse marino in generale: da San Pedro si raggiungono infatti i più bei punti di immersione di Ambergris Caye, la prima e più nota destinazione dedicata agli amanti del mare e dei coralli in Belize. Da qui scendendo verso sud, si incontra una successione ininterrotta di barriere coralline e isolotti di ogni forma e dimensione.

Molto spesso questi si trovano all’interno della cintura di corallo e sono circondati da fitte foreste di mangrovie. Questo ambiente offre condizioni di vita perfette per i Lamantini. Si tratta di grandi mammiferi marini, appartenenti alla famiglia dei sirenidi che qui sono curati e protetti da un articolato programma di ricerca e controllo, finalizzato appunto alla conservazione dell’ecosistema e alla protezione di questi enormi ma delicati animali. Da Belize City partono delle barche che consentono di fare dello snorkelling assieme ai sirenidi, vietate invece le immersioni con autorespiratore. Ma la nostra grande barca supera la barriera e si dirige oltre, verso il mare aperto, verso i grandi atolli di Turneffe e Lighthouse.

Turneffe è il più grande, una cintura di corallo allungata da nord a sud vagamente a forma di goccia che racchiude al suo interno una moltitudine di isole e isolette. Spesso nulla di più che strisce di sabbia candida coperte di palme verdissime. Su alcune di queste sorgono piccoli resort che consentono di trascorrere qualche giorno in piena serenità, in continuo contatto con il mare e la natura. Qualora non si avesse voglia di passare una settimana o più vivendo a bordo.

Più al largo, remoto e selvaggio, spicca sul blu intenso del mare l’atollo di Lighthouse reef. Qui a due isole appena degne di tale nome, si uniscono pochi altri piccoli isolotti sabbiosi. Per il resto non vedremo altro che corallo che circonda una laguna dall’incredibile colore dello smeraldo. Questo è lo spettacolo che per tutta la durata della crociera sarà il nostro solo ed incredibile mondo.

Sembrerà un luogo comune, ma è davvero impossibile non svegliarsi al mattino, rimanere estasiati dalla bellezza di questo ambiente e non resistere alla tentazione di tuffarsi immediatamente, di prima mattina, in quest’acqua trasparente e tiepida. Qui, verso l’estremità settentrionale dell’atollo, una piccola isola sabbiosa ­ chiamata Lighthouse come l’atollo ­ offre la possibilità di trascorrere un soggiorno in un resort anziché in crociera.

In ambedue i casi qui di interessante non c’è altro che il mare ed i suoi fondali. Oltre la cintura di corallo, infatti, le pareti coralline si gettano verso l’abisso, ricchissime di vita. Già con il solo aiuto della maschera e di un paio di pinne rimarremo sbalorditi osservando il pianoro corallino, ricchissimo di gorgonie, di spugne colorate, di coralli dalle forme tondeggianti. Una grande quantità di pesci colorati si muovono in questo giardino di paradiso.

Pesci angelo, pesci farfalla, bizzarri ma comunissimi pesci trombettaŠ Se saremo in crociera, ci capiterà sovente di avvistare fitti banchi di carangidi immobili sotto alla chiglia. Non dovremo avere timore di saltare in acqua ed avvicinarci: non sfuggiranno al nostro arrivo, ma si limiteranno a scansarsi con eleganza al nostro passaggio per poi richiudersi dietro di noi. Isolati, un po’ lontano dagli altri, dall’espressione agguerrita ed insofferente, alcuni grossi barracuda se ne stanno spesso immobili tra i cespugli di gorgonia, forse in attesa di una preda. Di notte, poi, le luci della barca attireranno di certo una grande massa di minuscoli pesci e crostacei. E con essi gruppetti di giganteschi ed eleganti tarponi.

Le scaglie enormi, lucenti di questi pescioni caratteristici del caribe danno l’impressione di essere di fronte a pesci d’acciaio, moderni robot nel mare dei coralli. Acquattati sul fondo a pochi metri di profondità potremo rimanere per ore ad osservare gli attacchi fulminei ai minuscoli pesci. Udire distintamente i secchi schiocchi delle code al momento dello scatto, osservare da pochi centimetri le scaglie metalliche che ricoprono il loro corpo possente. Ma le acque basse e poco profonde non sono tutto quello che il mare del Belize ha da offrire: ai subacquei appassionati offre al contrario pareti precipiti ed impressionanti.

Verticali abissi senza fine resi ancora più immensi dalla limpidezza dell’acqua che permette allo sguardo di spingersi lontano. E aggrappati alla parete centinaia di spugne dai colori più diversi, intrichi di gorgonie, grandi alberi di corallo nero. Di certo tra i più bei fondali che il caribe è in grado di offrire.

Se siete subacquei non potrete fare a meno di immergervi all’interno del Blue Hole. Questa incredibile depressione, un vero e proprio buco perfettamente circolare aperto nel fondo del reef, si trova proprio al centro dell’atollo. La navigazione all’interno con una barca di medie dimensioni è davvero difficile, dovendosi districare su questi bassi fondali dai quali salgono pericolose ed isolate teste di corallo. Mentre passavamo immaginavo quanto doveva essere stato difficile condurre la Calypso attraverso quel labirinto. Una nave di ben 42 metri di lunghezza! All’interno del buco nessun problema per l’ormeggio, dato che qui il fondale raggiunge immediatamente profondità superiori ai cento metri.

In immersione lo spettacolo è sorprendente: oltre l’orlo circolare la cavità si spalanca sotto di noi. Un immenso imbuto rovesciato si perde nell’abisso che inghiottisce completamente la luce. Ci lasciamo andare verso il basso. Se rivolgiamo lo sguardo di fronte a noi, dando le spalle alla parete, ci sembra di essere avvolti nel nero più assoluto, nel nulla di uno spazio infinito.

Nulla che possa riflettere uno dei raggi di luce che si perdono inesorabilmente verso il basso. La notte più nera nell’acqua inondata di luce è una sensazione davvero forte e unica. E dietro di noi le rocce precipiti della caverna. A quaranta metri giungiamo ad una cengia. Dalla volta penzolano gigantesche stalattiti, testimoni del tempo in cui il mare era almeno cinquanta metri più in basso di oggi, e l’atollo di Lighthouse era una grande isola di erodibili rocce calcaree, generate dall’inarrestabile lavoro dei coralli di milioni di anni prima.

Come, dove e quando

Se doveste decidere di partire per il Belize, vi consigliamo di preventivare anche un periodo di qualche giorno da dedicare alla visita dell’interno del paese. I siti maya, le grandi grotte navigabili in piroga, le giungle lussureggianti da esplorare a cavallo sono davvero da non perdere. Nell’interno del paese sarà persino possibile incontrare famiglie di Amish, gente di una comunità che rifiuta i mezzi del progresso e conduce un’esistenza analoga a quella che si conduceva diversi secoli fa.

Per quanto concerne il mare, due le alternative che vi proponiamo: la prima è quella della crociera.
Se siete subacquei potrete imbarcarvi su una barca da crociera e godervi completamente il mare dei Caraibi e i suoi fondali.
Se invece preferite stare a terra, vi consigliamo davvero di passare una settimana di relax totale al Lighthouse resort.
È possibile non fare nulla del tutto, ma anche fare escursioni subacquee ed in canoa.
Nell’interno vi consigliamo il lussuoso resort di Francis Ford Coppola: Blancaneaux resort o l’altrettanto elegante Chaa Creek Resort.

Il clima è ottimo e costante durante tutto l’anno e la temperatura non scende mai sotto i 24 gradi.
La stagione umida va da maggio a novembre ed è caratterizzata da qualche precipitazione.
La temperatura dell’acqua è costante durante tutto l’anno ed oscilla tra i 27 e i 29 gradi.
Per l’ingresso nel Paese, ai cittadini italiani non viene richiesto alcun visto è sufficiente il passaporto in regola con le marche annuali in corso di validità.

Non viene richiesta alcuna vaccinazione.
La moneta locale è il Dollaro Deliziano.
La lingua nazionale è lo spagnolo, l’inglese è largamente diffuso.
Il fuso orario è di meno 7 ore rispetto all’Italia durante l’ora solare.

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