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Cocos Island, natura incontrastata: siti d’immersioni, visibilità e temperature

Cocos Island è una delle più grandi isole disabitate al mondo, forse tra le più affascinanti. In questo Eden nel mezzo dell’oceano Pacifico vivono più volatili che in tutto il nordamerica, ci sono più farfalle che nel continente africano. Nel mare c’è la medesima quantità di fauna che vive sulla terraferma. Basta immergersi per essere circondati da banchi di pesce di ogni genere. L’estrema limpidezza dell’acqua, che in particolari momenti può raggiungere i sessanta metri di visibilità, è nostra complice mentre cerchiamo di avvistare questi splendidi “mostri del mare”. Cocos Island è il palcoscenico ideale per lo show degli squali. Specialmente gli squali martello. Ne sono contati a centinaia in una sola immersione. Non ci sono solo questi ovviamente, ma altre decine  di specie differenti come pinna bianca, galapagos, tigre, pinna nera e chitarra. E quando si lascia la superficie, verso il fondo, si incontrano altre specie, sempre numerose, come le mobule, le mante, le razze che spesso si muovono rapidamente più che altro in cerca di una stazione di pulizia. Quei punti dove sostano affinché gamberi specializzati le puliscano dai parassiti.

Costarica
Dove immergersi a Cocos Island

I fondali dell’isola dispongono di una ventina di siti d’immersione, gli uni vicini agli altri, con profondità massime di 40 metri, prossimi alla costa. E’ una situazione perfetta per le immersioni perché l’imbarcazione si sposta di poche centinaia di metri ogni volta e le soste sono abbastanza lunghe. Dichiarato Parco nel 1978 dal governo costaricense, isola, e acque circostanti, è un ecosistema complesso e completo, una tra le aree naturali più primitive del Pianeta. Coco non è raggiungibile in nessun altra maniera se non con un charter professionale (36 ore di navigazione), quello che viene chiamato liveaboard, tipica imbarcazione d’altura che ha i necessari comfort per una navigazione oceanica e le attrezzature d’immersione. L’isola è situata nel Triangolo d’Oro – Coco, Malpelo, Galapagos – così chiamato perché le forti correnti che portano molto nutriente attraggono una tale quantità di pesce pelagico che non si trova in nessun altro luogo. Questa situazione crea condizioni ambientali talvolta non semplici con correnti molto sensibili, visibilità limitata, variazioni della temperatura dell’acqua a seconda della profondità.

Costa Rica

Può sembrare strano, ma la stagione migliore per immergersi è proprio quella delle piogge – giugno/dicembre, con precipitazione dell’ordine dei 7 metri anno – quando l’acqua si arricchisce di nutrienti che attirano orde di squali martello, mante e squali balena. La superficie del mare non è mai calma, la visibilità è compresa tra i 10 e 25 metri ridotta dalla quantità di plancton presente e naturalmente la traversata dal continente all’isola può essere più ballerina del solito. Se si preferisce avere oceano calmo e visibilità migliore allora si può scegliere il periodo tra dicembre e maggio – stagione secca – quando piove meno e la visibilità supera i 30 metri. In entrambe i casi i termoclimi sono sempre presenti con cadute improvvise della temperatura dell’acqua (media annuale 27°C.) anche di 5/6° C. Consiglio fornito dalle guide locali è di indossare una muta completa da 5 mm con cappuccio, guanti, calzari.

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