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Lembeh Strait

Lembeh, 22 chilometri di curiosità

Lembeh Straight – lungo 22 km, largo 2 chilometri – è una sorta di imbuto tra la penisola e l’isola di Lembeh, situato sul lato orientale dell’estremità del Nord-Sulawesi. Un vero paradiso per la macrofotografia  e un ottimo posto per fare immersioni. Ci sono oltre 60 siti di immersione nello Stretto, la maggior parte sono zone sabbiose o piccoli scogli. Non vi sono spettacolari pareti o enormi scogliere. Questa è un’area per le immersioni muck – alla ricerca del raro. Ma è anche un buon posto per osservare altre creature, come il polpo, le seppie flamboyant, gamberi arlecchino, gamberi scheletro e molti nudibranchi. E’ una collezione di stranezze biologiche come lo scorfano Ambon (Pteroidichthys amboinensis), pesci pietra, pettirossi mare, astronomi, pesce diavolo e anche il scorfano erbacce (Rhinopias frondosa). Ci sono anche bellissimi cavallucci marini. Sebbene la maggior parte dei sub arrivano fin qua per le immersioni muck, Lembeh ha molto più da offrire. Attorno all’isola ci sono alcune piccole ma belle barriere coralline e sulla estremità settentrionale a Batu Kapal le correnti attraggono grandi pelagici come sgombri e squali. Ci sono anche quattro relitti ben “incrostati”, due dei quali di grandi dimensioni ed entro i limiti. Tutta quest’area non è parco nazionale marino, purtroppo. L’idea d’immergersi nel fango e nella sabbia non è molto allettante, ma questa sensazione dura solo fino a quando non si arriva sul fondo dello Stretto che meraviglierà anche i più esperti per quanto si può incontrare. La temperatura dell’acqua in luglio-agosto può raggiungere i 26°C, negli altri mesi intorno a 28°C. Le immersioni sono fattibili tutto l’anno.

Alcuni siti per immersioni a titolo esemplificativo:

Batu Merah– A nord dell’isola di Lembeh, all’uscita dallo stretto. Il fondale cambia radicalmente, con sabbie bianche ed ogni tipo di coralli, un paesaggio poco attraente per il “muck diver”, ma con alcune specie che ci faranno perdonare questo scivolone. Da sottolineare una colonia di gamberi pulitori, di colore bianco, come la ballerina  di Durban, che rapidamente prendono posizione sul subacqueo che si avvicina, pulendo orecchie ed unghie, e perfino i denti, se uno si toglie l’erogatore e rimane in apnea, con la bocca aperta. Una sensazione sorprendentemente gradevole. 

Hairball – Fondale quasi piatto e coperto di sabbia e fango, una cornice perfetta per il mimetismo, il che richiede l’aiuto di un divemaster specializzato per poter trarre il meglio dall’immersione. Da sottolineare il gran numero, pesci ago di diversi tipi e demon fish. Contempleremo anche differenti tipi di crostacei, tra i quali si distinguono la mantide ed i granchi arlecchino; tra i cefalopodi  da sottolineare la presenza del calamaro dal corpo rotondo, il polipo mimetico dai tentacoli marroni e la seppia fiammante, capace di acquisire tonalità inimmaginabili. 

Malawi  – Uno dei tre relitti dello stretto di Lambeh nel quale ci si può immergere. La Malawi era una nave da carico giapponese affondata durante la Seconda Guerra Mondiale. I suoi 75 metri di lunghezza riposano su un fondale a 30 metri e sullo scafo abbondano i platelminti e i nudibranchi; richiamando anche l’attenzione di lion fish, pesci scorpione ed i serpenti di mare a bande nere e bianche. Come nel resto dello stretto potremo osservare altre numerose specie di pesci, differenti tipi di pesci  farfalla, pesci pipistrello, labridi, cernie e l’elegante juvenalis di barramundi, con la sua livrea bianca picchiettata di puntini neri.  

Nudi Falls – Parete corallina che copre tutta la zona meridionale dell’area d’immersione proseguendo con un pendio di sabbia vulcanica che discendono all’unisono fino ai 27 metri di profondità. Sul fondale troveremo gorgonie con cavallucci pigmey, tra le spugne che ricoprono la parete abbondano i piccoli crostacei e i nudibranchi e, occasionalmente, negli anfratti scopriremo esemplari juvenalis di platax pinnatus, con una livrea nera costeggiata di arancione scuro. Nella sabbia, picchiettata di teste coralline e rocce, il campionario è inesauribile, con differenti tipi di pesce scorpione, pesci demonio spinosi, frog fish, pesci pagliaccio, pesci gatto ed un’enorme quantità e varietà di pesci pagliaccio. Un posto perfetto tanto per l’immersione diurna come per quella notturna.

Nudi Retreat – In attesa di raggiungere il fango mischiato con la  sabbia che comincia a -3 m. e discende dolcemente fino ai 27 m. Nella zona più profonda si trovano gorgonie della specie Murcella dove abitano i cavallucci pigmei. Da questa profondità si risale il pendio osservando una permanente sfilata di “strane creature”, con branchi di pegasus, decine di pesci foglia cacatua e i pesci scorpione di Ambón. Vicino ai crinoidi e alle gorgonie localizzeremo pesci ago fantasma e, sparpagliati per tutto il fondo, pesci diavolo spinosi. I pesci scorpione, sia verdi che neri, bianchi, gialli, si trovano dappertutto e in mezzo alle spugne è molto frequente osservare i frog fish rosa, neri e grigi. Un’altra delle diverse attrattive sono i nudibranchi che risaltano sulla sabbia nera. 

Pante Parigi – Nell’isola di Lembeh, sulla sua costa ovest, con un miscuglio di sabbia nera e teste di corallo. Nella parte più profonda è possibile localizzare esemplari di gambero arlecchino, sempre su stelle marine, così come frog fish, pesci scorpione foglia, pesce cometa e seppie nane. In mezzo ai numerosi anemoni non mancano i loro pesci pagliaccio e più in fondo i  granchi di porcellana fra i coralli bolla. I più attenti osservatori potranno localizzare molti gamberi fra cui il rarissimo gambero spinoso di Thor (chiamato anche gamberetto tiozzo) I crinoidi costituiscono un’altra potente attrattiva, insieme ai gamberi di Ambón e alle aragoste, oltre al granchio zebra e pesci ago fantasma di differenti colorazioni, in funzione del crinoide. 

Police Pier – Breve pendenza, localizzata davanti alla “stazione” della Polizia, sotto i pilastri del suo imbarco. Una dei siti d’immersione dove troveremo la maggiore diversità di specie in un’unica immersione : più di 40 nudibranchi di 10 o 12 specie differenti. Inoltre immobili, sperando di immortalarne qualcuno, osserveremo distinti esemplari di frog fish oltre a  pesci scorpione, pesci leone, aghi di mare di differenti varietà, pesci coltello e pesci cardinale, specie che fino ad ora era localizzabile soltanto nell’isola con lo stesso nome. 

Retak Larry – Uno stupendo punto di immersione diurna, con numerosi pesci di fango, come i pipe fish green, ghost pipe fish, i pipe fish cacatua e le anguille serpente. Al tramonto questo posto, noto anche come Lettus Surpriz, ci offre l’opportunità unica di godere di un nutrito gruppo di pesci mandarino. All’inizio si mostrano timidi, ma dopo alcuni minuti prendono fiducia e cominciano i loro rituali di accoppiamento o rimangono tranquilli sui coralli. Decine di altri pesci ed invertebrati rimangono eclissati da questi pittoreschi dragoncelli. 

Teluk Kembahu – È uno dei posti più frequentati, poiché è una delle immersioni più pure di “muck dives”, con tutta la corte di pittoreschi animali che ciò presuppone. Uno dei classici, normalmente avvistabile di notte, è il pesce topo che normalmente rimane quasi sepolto nella sabbia; ma tra gli assidui frequentatori troveremo i pegasus o tarme di mare, i pesci ago fantasma, i pesci foglia cacatua e pesci balestra spinosi. Ma il “pezzo” più ambito dai numerosi fotografi è il frog fish Lembeh, endemico e col suo corpo dall’aspetto peloso. Come sempre, vagabondando per il fango o tra la ghiaia di corallo, gli onnipresenti nudibranchi, alcuni di essi magari con un gambero imperatore sul loro dorso.

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