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raja ampat

Papua, Raja Ampat oltre la frontiera

Nel 2000 metà della grande isola della Papua Nuova Guinea è passata sotto il controllo indonesiano. Se prima quell’area isolana era in pratica inaccessibile, tre anni dopo vide i primi visitatori e turisti raggiungere le sue sconosciute coste. E il mare che le bagna.

Fu come scoprire un luogo dimenticato dal tempo e dalla storia, allo stato naturale, che solo pochi ricercatori e naturalisti avevano fino ad ora avuto il privilegio di poter osservare. Questa bolla del tempo con la sua straordinaria bellezza divenne presto l’ultima possibile esperienza per potersi immergere in quello che originariamente avrebbe potuto essere il mare con le sue molteplici forme, colori, creature. Così ricco e prolifero da non esistere altrove nel globo tanto, presto definita l’ultima frontiera dell’idrospazio.

Raja Ampat è uno degli arcipelaghi attrezzati per il turismo, un libro aperto sulla natura, attrazione fatale per tutti i biologi marini che si sono affannati a tentare di classificare tutta quella fantasia naturale che si muove in questi fondali.

L’arcipelago dei “quattro re” – in lingua locale- è composto da 1500 isole al largo di Sorong, capitale del West Papua sita nella penisola di Vogelkop. Misool, Waigeo, Salawati, Batata le isole maggiori abitate già millenni, circondate da altre decine di isolotti minori che formano un intricato disegno di punti verdi. Raja, con la sua straordinaria natura, è sicuramente una destinazione remota, agli antipodi, molto esclusiva per chi avendo già visto di tutto è convinto che non vi sia altro e vuole vivere in prima persona la straordinaria ricchezza di vita, le vertiginose cromie, gli immensi banchi di pesci multicolori che fanno di questo paradiso intonso l’ultima imperdibile destinazione del turismo subacqueo. Per viverla al meglio l’inatteso lusso di resort raffinatissimi ed esclusivi, come gli eleganti bungalow di Sorido Bay o le case costruite sull’acqua del Kri Eco Resort o l’esclusiva ubicazione del Raja Ampat Dive Resort.

Dopo essersi immersi su questi fondali tutti gli altri sembreranno pallidi, scoloriti e quasi privi di vita.

Il clima a Raja Ampat

Stagione secca: ottobre aprile
Stagione piogge: maggio settembre
Temperatura esterna media: 27°/32°
Temperatura dell’acqua media: 27°/30°
Correnti: spesso molto forti
Profondità: dai 5 ai 40 metri
Visibilità orizzontale media: 10/30 metri
Fondali inesplorati: oltre 200 spot
Relitti: giapponesi e americani nell’area nei pressi di Monokwari

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